Discriminazione e molestie sul lavoro
Se ritieni di aver subito mobbing, molestie o discriminazioni sul lavoro, dovresti contattare un sindacato.
Hai il diritto di non essere discriminato a causa di origine etnica, sesso, nazionalità, religione o credo, orientamento sessuale, gravidanza, maternità, età o disabilità (ovvero le cosiddette “caratteristiche protette”). Dovresti anche rivolgerti ad un sindacato se ritieni di essere discriminato/a a causa della tua condizione di immigrato/a.
Se sei disabile hai diritto a un ulteriore supporto. Il datore di lavoro è tenuto ad apportare ragionevoli adattamenti ai locali di lavoro, alle attrezzature e all'orario lavorativo in modo tale da impedire che tu sia svantaggiato rispetto agli altri colleghi. Tale obbligo vige solo se il datore di lavoro è a conoscenza della tua disabilità.
È inoltre illegale discriminare sulla base di un contratto di lavoro a tempo determinato o part-time.
La discriminazione potrebbe anche verificarsi in caso di lavoratori retribuiti di meno, che lavorano a termini e condizioni peggiori rispetto ad altri colleghi o che non vengono incaricati di svolgere un particolare lavoro.
Se qualcuno al lavoro si comporta con te in un modo che ritieni inaccettabile, e tale comportamento è ostile, intimidatorio, umiliante o offensivo, incluse le attenzioni sessuali non desiderate, ciò costituisce un comportamento vessatorio (“harassment”). Le molestie sono illegali se riferibili ad una delle suddette “caratteristiche protette”.
È inoltre illegale essere presi di mira o vittimizzati per aver sollevato una questione di discriminazione o per aver aiutato un collega in un reclamo.
Dovresti annotare tutti gli episodi di mobbing, molestie o discriminazione e conservare ogni altra eventuale prova in tal senso, poiché ti servirà in caso tu debba esporre denuncia formale. Il sindacato può assisterti nella procedura per denunciare formalmente.
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